Rilanciando le parole dell’ex presidente dell’Inps, Beppe Grillo scrive un post sul suo blog a favore del reddito di cittadinanza europeo.
Il fondatore di Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, rilancia l’idea di Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps, che propone di introdurre un Reddito di Cittadinanza, a livello europeo. La misura avrebbe lo scopo di redistribuire la ricchezza contrastando la povertà.
Reddito di cittadinanza europeo
Durante un’intervista a Fanpage.it, l’ex presidente dell’Inps (molto vicino al partito M5s) Pasquale Tridico aveva esposto la sua idea. La proposta riguarda l’introduzione di un reddito di cittadinanza europeo, che verrebbe finanziato con una tassazione sui capitali delle società.
Il contributo varierebbe da Paese a Paese, e costerebbe circa 200 miliardi di euro da prendere dal bilancio dell’Ue. Tridico lo chiama “welfare europeo”, qualcosa che ancora non esiste ma che è giunto il momento di introdurre.
Beppe Grillo: “Povertà, un problema pubblico”
Oggi Beppe Grillo esordisce nel suo blog, rilanciando l’idea di Tridico con un post intitolato “Reddito di cittadinanza europeo: per un’Europa dei popoli”.
Una prima critica è rivolta a chi pensa che “i poveri debbano rispondere dei propri errori, poiché c’è qualcosa di sbagliato in loro”. Ma per il fondatore di M5s “la povertà è atroce. Ti esclude dalla società, dai rapporti, dal mondo. Ma non è dovuta a caratteristiche personali. Il povero non è un debole, qualcuno che non ha carattere, uno che non ha saputo giocarsi le sue carte”.
Per Grillo “la povertà non è una mancanza di carattere, è semplicemente una mancanza di denaro. È mancanza di speranza e autostima, è essere intrappolati in una condizione che si pensa sia immutabile. La povertà è un problema pubblico e va affrontata con soluzioni pubbliche di redistribuzione della ricchezza”.
Poi, ribadendo l’idea di Pasquale Tridico, ha scritto: “Un reddito di cittadinanza europeo alle fasce più deboli della popolazione, diverso da Paese a Paese, di circa 800 euro in Italia, che potrebbe essere finanziato con una tassazione europea sulle società capitali, che costerebbe circa 200 miliardi di euro da prendere dal bilancio dell’Ue“.
E’ arrivato il momento di “porre le fondamenta per un welfare europeo, con scelte coraggiose, in cui i valori di uguaglianza, dignità umana e lotta all’esclusione sociale siano le nostre stelle polari”.